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Una ferita è un'interruzione della continuità dell'epitelio. Un normale processo fisiologico di guarigione delle ferite consiste di quattro fasi: omeostasi, cioe la cessazione del sanguinamento, infiammazione, proliferazione e rimodellamento. In una ferita cronica, il meccanismo di guarigione della ferita viene interrotto, il che si traduce in una guarigione prolungata e protratta. Diverse eziologie complesse possono essere i fattori causali dietro la guarigione ritardata delle ferite. Pertanto, è necessario un approccio sistemico alla gestione e alla valutazione delle ferite per semplificare il processo diagnostico.
Valutazione della ferita
Il passo iniziale e più importante nella gestione della ferita è una valutazione completa e dettagliata delle caratteristiche della ferita e dei fattori del paziente. Un utile mnemonico che può aiutare i medici nella valutazione della ferita è il principio T.I.M.E.un acronimo ingese che Implica la valutazione rispettivamente del tessuto della ferita, della presenza di infezione, dell'umidità e del bordo della ferita. È importante valutare le dimensioni, la posizione e la profondità della ferita poiché queste possono fornire indizi diagnostici che aiuteranno nell'ulteriore gestione. Ad esempio, è più probabile che le ulcere diabetiche si manifestino nelle regioni del piede che subiscono una pressione elevata. D'altra parte, il malleolo mediale o la regione della caviglia vengono considerate la sede tipica delle ulcere venose. Raramente una ferita cronica che non guarisce può anche essere indicativa di un tumore della pelle pertanto, in alcuni casi selezionati, potrebbe essere necessaria una biopsia tissutale se una ferita non riesce a guarire nonostante i trattamenti appropriati.
Pulizia della ferita
La pulizia della ferita aiuta a ridurre la carica batterica, diminuisce il tasso di infezione della ferita e ottimizza il pH nel sito della ferita. Inoltre, aiuta anche a rimuovere i contaminanti esterni. Se possibile, l'irrigazione della ferita con soluzione salina normale deve essere effettuata dopo ogni cambio di medicazione. La soluzione salina normale è una soluzione isotonica e non interferisce con il tessuto di granulazione normale e sano. In ambito clinico, l'irrigazione della ferita viene effettuata utilizzando un getto fluido che rimuove i contaminanti batterici e i detriti dalla superficie della ferita. Alcuni studi hanno anche dimostrato che anche l’uso dell’acqua del rubinetto come detergente per le ferite può aiutare a ridurre la colonizzazione batterica.
Cambio regolare della medicazione
I cambi tempestivi della medicazione aiutano i medici a rivedere e ispezionare regolarmente le ferite e aiutano a ridurre i tassi di infezione. Tutte le medicazioni contaminate o sporche devono essere cambiate. Poiché il cambio della medicazione può essere piuttosto doloroso per alcuni pazienti, il comfort del paziente dovrebbe essere assicurato somministrando loro analgesici. Inoltre, è necessario prestare attenzione durante la rimozione degli adesivi. Anche l'ammollo delle medicazioni può facilitare la loro rimozione. Per proteggere la pelle perilesionale è possibile utilizzare pellicole barriera. Questi migliorano l'aderenza del materiale della medicazione e riducono al minimo i traumi cutanei causati durante la rimozione della medicazione.
Selezione della medicazione appropriata per la ferita
Attualmente sul mercato è disponibile un’ampia gamma di materiali per medicazioni. Ciò può complicare la scelta della medicazione adeguata. Conoscere le caratteristiche di una medicazione ideale può aiutare gli specialisti nella cura delle ferite e i podologi nella scelta della medicazione adeguata. Una medicazione ideale è non tossica, ipoallergenica, facile da usare, economica e facilmente reperibile. Inoltre, dovrebbe causare disagio e dolore minimi durante la rimozione della medicazione. È anche importante che i medici prendano in considerazione i desideri del paziente durante la scelta della medicazione. Ciò aiuta a migliorare la conformità.
Uso di antibiotici
Le ferite devono essere ispezionate attentamente per individuare eventuali segni di infezione prima di prescrivere antibiotici. È frequente che gli operatori sanitari prescrivano l’uso a volte indiscriminato di antibiotici anche in pazienti con scarsa evidenza di infezione clinica o addirittura senza evidenza di infezione clinica . È importante valutare attentamente i segni e i sintomi dell’infezione clinica prima di prescrivere un antibiotico. Questo perché l’uso regolare di antibiotici può comportare un aumento del rischio di infezioni resistenti agli antibiotici. I segni e i sintomi clinici che indicano una probabile infezione della ferita comprendono febbre, aumento dell'essudazione della ferita, odore e arrossamento della pelle. Quando necessari gli antibiotici non dovrebbero essere usati per un lungo periodo e dovrebbero essere mirati alla probabile causa batterica dell’infezione. Per le ferite croniche con biofilm, cioè con deposito di fibrina e materiale di safaldamente sul fondo della ferita e segni di contaminazione si consiglia l'irrigazione della ferita con un antisettico cioè con una soluzione contenente una sostanza disinfettante adatta ad entrare in contatto con i tessuti lesi.
Conclusioni
La cura delle ferite sta diventando sempre più complessa con l’introduzione di tecnologie avanzate per le ferite. Tuttavia, l’intera cura delle ferite può essere sintetizzata in cinque principi fondamentali. Questi cinque principi includono la valutazione della ferita, la pulizia della ferita, il cambio regolare della medicazione, la selezione delle medicazioni appropriate e l’uso degli antibiotici. Questi principi di base della gestione delle ferite possono essere utilizzati da qualsiasi membro del team sanitario per fornire una gestione sistematica e completa ai pazienti con ferite croniche.
